Friends e nuts sono oggetti familiari agli alpinisti, mezzi di protezione e assicurazione in arrampicata. Ma friends sono anche, ovviamente, gli amici con cui si va in montagna, e andando in montagna se ne incontrano di tipi svitati, un po’ fuori di testa, nuts.
Tra friends e nuts, saltando tra vari registri narrativi, si srotola questo viaggio nel tempo scandito dagli scritti ispirati da mezzo secolo di alpinismo. C’è un po’ di tutto, in questo zibaldone: racconti, descrizioni di luoghi, ritratti di persone, saggi di taglio storico, recensioni di libri. Ci sono interventi richiesti e testi scritti solo per il piacere di farlo, sberleffi irriverenti e riflessioni serie – almeno nelle intenzioni.
Non è, questo insieme di scritti, un tentativo di costruire una sorta di autobiografia alpinistica; piuttosto, una raccolta disomogenea degli sguardi rivolti, nel corso di mezzo secolo, verso le varie facce del mondo alpinistico e delle sue trasformazioni, da parte di un suo assiduo frequentatore
GIANNI BATTIMELLI Nato nel 1948 a Voghera da genitori meridionali, dal 1960 residente a Roma, dove ha studiato e poi insegnato al dipartimento di fisica della Sapienza. E’ autore di vari lavori di ricerca in storia della fisica. Da oltre mezzo secolo usa l’andare per rocce e per montagne come eccellente pretesto per girare il mondo, e non si è ancora stancato. Ha fatto parte della redazione de L’Appennino e della Rivista della Montagna, e ha collaborato con varie riviste di settore. Ha curato con Stefano Ardito l’antologia di scritti di alpinisti italiani “Montagne di parole”.